Verso l'Industry 5.0 con software per la produzione "Human Centered"

Condivisione delle informazioni e software per la produzione “Human centered” spianeranno la strada per la crescita del manifatturiero.
Ridefinire l’intervento umano nei processi produttivi aprendo le porte ad un’industria dell’Empowering People grazie ad una visione human-oriented e a software in grado di affiancare efficacemente l’uomo.

Un’istantanea che sembra fare parte di un futuro non ben definito, ma che invece riguarda un processo di cambiamento già in atto.

 

Collaborative Industry

Collaborazione e cooperazione sono parole ricorrenti nell’ambito dell’Internet Technology (IT) e sarà proprio sull’onda di queste due keywords che si proietterà nel futuro l’epoca 4.0.

Sarà possibile pensare a un nuovo modello di fabbrica che gli esperti chiamano “collaborative industry”, basato sull’integrazione uomo-robot. Una vera e propria rivoluzione copernicana non solo di pensiero, ma anche concreta, reale e tangibile nella vita quotidiana della produzione. Un processo che è già cominciato grazie all’implementazione di software per la supervisione delle attività di fabbrica sempre più in comunicazione con le macchine e sempre più al servizio dell’uomo.

 

Informazioni in real-time

Il valore aggiunto del software nella suite Flex for Industry 4.0, in particolare dei sistemi MES (Manufacturing Execution System), è infatti quello di poter convogliare e rendere disponibili in tempo reale tutte le informazioni raccolte dentro e fuori lo stabilimento produttivo (stato delle macchine, parametri di funzionamento, tracciatura dei materiali, controlli qualitativi, quantità prodotte etc.) e di integrarle con l’aspetto umano e collaborativo, insieme agli altri strumenti in uso nell’azienda  (ERP, CAD, PDM, etc).

 

È proprio la ridefinizione dell’intervento umano nei processi produttivi a marcare il passaggio dall’Industria 4.0 a quella 5.0, l’industria appunto del “potenziamento” della figura umana, fornendo informazioni con cui prendere decisioni tattiche e strategiche, senza richiedere sforzo da parte dell’operatore per le attività ripetitive

 

Verso l’industry 5.0

La ritrovata abilitazione e importanza dell’uomo nei processi automatizzati sono strategiche per la produzione di prodotti di qualità e per la personalizzazione dei beni o dei servizi offerti ai clienti. Si parla di Human Touch come elemento realmente distintivo all’interno dei processi manifatturieri. Il passo dall’industria della digitalizzazione a quella della personalizzazione è allora relativamente breve. Ma come ogni cambiamento occorre procedere per piccoli step e solide consapevolezze.

Dunque in futuro sarà necessario affidare ai robot le “Three D’s (dull, dangerous and dirty jobs)”, lavori e compiti a basso tasso di interazione e altamente in favore di una rivalutazione  dell’intelligenza creativa dell’uomo, l’unica in grado di penetrare i misteri del problem solving e carpire, anche in anticipo, come snellire i processi, eliminare i colli di bottiglia, intervenire immediatamente in caso di malfunzionamento.

A beneficiare di questo sistema di cooperazione uomo-AI sarebbero, innanzitutto, i lavoratori, che ne guadagnerebbero in termini di salute e sicurezza sul posto di lavoro.

In secondo luogo, i cicli di progettazione e produzione ne uscirebbero particolarmente velocizzati, andando a incrementare la competitività aziendale.

Inoltre, lo sviluppo e il rilascio di tecnologie sempre più intelligenti avverrebbero in tempi brevissimi, permettendo risultati straordinari in termini di automation e miglioramento delle performance produttive.

 

 

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