L'Industria degli Elettrodomestici: Considerazioni e Tendenze
Il settore degli elettrodomestici, secondo una recente indagine di Prometeia, condotta per conto del Ceced Italia, è presentato come il secondo comparto manifatturiero dopo l’automotive - con oltre 600 aziende e 150.000 addetti - con circa 27 milioni di apparecchi per un valore di 16 miliardi e un export di 9,3 miliardi nel 2007.
Il complesso dei macro-distretti italiani della componentistica e delle forniture tecnologiche del bianco costituisce un esmpio di straordinaria vitalità e unicità, spesso difficile da imitare. La competizione sui prezzi del Far East in questo settore, infatti, riguarda soprattutto i componenti più semplici e a basso valore aggiunto, non elettronici.
La produzione degli elettrodomestici coinvolge diverse tecnologie e componenti quali l'elettrotecnica, la meccanica, la meccatronica e l'elettronica, oltre alla chimica e alla lavorazione delle plastiche.
Vi è una forte attenzione (e ingenti investimenti) alla qualità della produzione e dei componenti, dovuta anche agli elevati costi del servizio post-vendita.
Il mercato italiano degli elettrodomestici nel 2008 è stato penalizzato dalla crisi generalizzata dei consumi, con cali diffusi in tutti i comparti del settore ad eccezione degli apparecchi professionali per il catering e l'ospitalità (fonte: Ceced 2008)
Nel 2008 si assiste a una diminuzione delle vendite in tutte le categorie di prodotto rispetto all’anno precedente, ad esclusione del segmento delle lavastoviglie che presenta una situazione leggermente positiva. I prodotti con maggiori potenzialità di crescita e sviluppo restano i microonde. Forni e congelazione, invece, hanno mantenuto un andamento costante.