12.07.2017 Articolo S&I, Veronica Peressotti
La quarta rivoluzione industriale ha ridisegnato il ruolo delle persone.
Che devono maturare nuove competenze per interagire con i robot.
Per dare vita a un innovativo modello organizzativo ed economico.
Secondo il principio dello Human-Centered Manufacturing, le nuove tecnologie della quarta rivoluzione industriale non sostituiranno l'uomo all'interno della fabbrica ma porteranno ad una trasformazione da un modello di organizzazione basata sui compiti (task-centric) ad uno basata sulle persone (human-centered). In un sistema di produzione human-centered le fasi di pianificazione e realizzazione di un compito finiscono per coincidere in quanto la persona ha pieno controllo del processo e della tecnologia. Viene inoltre promosso lo sviluppo e l’utilizzo delle competenze personali e la creazione di un ambiente di lavoro positivo, collaborativo e socialmente interattivo.
Quello che cambierà sarà il modo in cui le persone interagiscono all’interno della fabbrica e dell’intera supply chain. Lo scenario ottimale sarà quello della collaborazione e dell’interazione tra persone (interne ed esterne all’azienda) e macchine intelligenti in grado di rendere più rapido e flessibile il processo produttivo. In questo senso, soprattutto in un contesto manifatturiero come quello italiano, le tecnologie e le soluzioni abilitanti ai nuovi paradigmi dell’Industry 4.0 non dovranno andare nella direzione di ridurre il contributo umano ai processi produttivi, bensì dovranno agevolarlo e sostenerlo secondo nuovi schemi e modalità di lavoro collaborative e interattive.
In altre parole, sarà di fondamentale importanza dotarsi di strumenti di lavoro e tecnologie che facilitino la collaborazione e l’interazione tra le persone, mettendo al centro la dimensione umana.
L'articolo di Veronica Peressotti, pubblicato su Sistemi & Impresa di giugno 2017, viene presenta il modello dello Human Centered Manufacturing e analizza, con i supporto di ricerche e studi di esperti di settore, l'impatto delle nuove tecnologie dell'Industry 4.0 sull'organizzazione aziendale.
27.06.2017 - Articolo, Veronica Peressotti
Pur non esistendo ancora una definizione esauriente del fenomeno, con il termine Industry 4.0 si intende l’applicazione al mondo manifatturiero di un insieme di tecnologie e oggetti intelligenti che, grazie al web, permetteranno l’interazione tra il mondo reale e quello virtuale e analizzeranno i dati raccolti per prevedere problematiche, autoconfigurarsi e adattarsi a eventuali cambiamenti.
In uno scenario che vede al centro nuove tecnologie, robot e macchine intelligenti ci si chiede quale ruolo avranno le persone. Una delle critiche principali che viene mossa alla quarta rivoluzione industriale, infatti, è che l’uomo scomparirà perché sostituito dalle macchine e dalle nuove tecnologie. Molte ricerche sull’evoluzione del mondo del lavoro nei prossimi 10 anni, non ultima quella presentata al World Economic Forum 2016, dimostrano che le cose non stanno proprio così. Se è vero che con una maggiore automazione si farà meno ricorso a manodopera non specializzata, allo stesso tempo sarà necessario dotarsi di personale con competenze di alto livello per monitorare e gestire i processi della fabbrica del futuro.
Gli esperti inoltre affermano che l’Industry 4.0 rappresenta un vero e proprio nuovo modello organizzativo ed economico per il mondo industriale. La vera sfida non è tecnologica ma organizzativa: si tratta di cambiare la mentalità attuale, il modo di lavorare e di pensare i processi, le relazioni tra uomo e macchina e tra i diversi attori coinvolti.
L’EFFRA (European Factories of the Future Research Association), nella sua road-map di ricerca strategica 2014-2020 sostiene infatti che “‘Human-centricity’ will be needed in factories of the future in order to increase flexibility, agility, and competitiveness.” (FACTORIES OF THE FUTURE Multi annual roadmap for the contractual PPP under Horizon 2020, European Union, 2013).
Quello che cambierà sarà il modo in cui le persone interagiscono all’interno della fabbrica e dell’intera supply chain. Lo scenario ottimale sarà quello della collaborazione e dell’interazione tra persone (interne ed esterne all’azienda) e macchine intelligenti in grado di rendere più rapido e flessibile il processo produttivo. In questo senso, soprattutto in un contesto manifatturiero come quello italiano, le tecnologie e le soluzioni abilitanti ai nuovi paradigmi dell’Industry 4.0 non dovranno andare nella direzione di ridurre il contributo umano ai processi produttivi, bensì dovranno agevolarlo e sostenerlo secondo nuovi schemi e modalità di lavoro collaborative e interattive.
I lavoratori del futuro, definiti dall’EFFRA “knowledge-workers”, utilizzeranno interfacce grafiche multi-modali, work-flow intuitivi e basati sull’esperienza utente al fine di pianificare, programmare, gestire e manutenere i sistemi manifatturieri. Grazie a applicazioni e strumenti mobili sarà possibile controllare e gestire da remoto tutti i processi delle operations. Nuovi sistemi di sicurezza permetteranno la collaborazione tra lavoratori e robot in modo tale da aumentare la competitività e da compensare eventuali limiti legati all’età o all’inesperienza.
Nella fabbrica del futuro, infatti, la tecnologia e l’ICT, permetterà non solo di migliorare le competenze delle nuove generazioni di lavoratori ma anche potrà fornire un supporto ai lavoratori più anziani, meno esperti, diversamente abili o di culture diverse. Sempre secondo l’EFFRA, un aspetto importante per la creazione di posti di lavoro “human-centred” sarà investire nel miglioramento delle competenze cognitive dei lavoratori, partendo dall’analisi di tre elementi principali della fabbrica del futuro: come le persone lavorano e imparano, come interagiscono con la tecnologia e come contribuiscono a creare valore per la produzione.
Al cuore dell'industria del futuro c’è l’informazione generata all’interno della fabbrica che dovrà essere gestita e trasformata da semplice dato a conoscenza utile per migliorare i processi e la catena del valore.
Per rispondere alle esigenze e ai nuovi modelli della 4a rivoluzione industriale, in particolare nel contesto produttivo italiano, Tecnest ha ideato FLEX for Industry 4.0, il nuovo paradigma di soluzioni integrate per la gestione della fabbrica 4.0 con nuove applicazioni web, collaborative e smart per ottimizzare i processi di produzione e mettere in comunicazione sistemi, macchine e persone.
FLEX for Industry 4.0 rappresenta l’evoluzione delle soluzioni di Tecnest per la gestione dei processi produttivi che nasce dal connubio tra nuove tecnologie e applicazioni compliant con i paradigmi dell’Industry 4.0 e il patrimonio di competenze ed esperienze di Tecnest, specializzata da 30 anni in soluzioni informatiche e organizzative per il mondo manifatturiero.
La nuova soluzione si basa sulla sinergia tra due concetti che possono a prima vista sembrare antitetici ma che in realtà sono tra loro complementari e di fatto rappresentano, secondo Tecnest, la via verso l’Industria 4.0 più adatta per il contesto delle imprese manifatturiere italiane.
Il primo è il concetto di Sistema Cyberfisico, un insieme di oggetti presenti fisicamente all’interno dello stabilimento produttivo (es. macchinari, utensili, prodotti, ecc..) che possono essere interconnessi con altri componenti del processo di produzione. Questa interconnessione, che viene spesso descritta anche Industrial Internet of Things, avviene grazie alla creazione a livello informatico di una copia virtuale dell’oggetto fisico che ne registra caratteristiche, capacità e stati.
In questo modo, sulla base delle informazioni raccolte, il singolo oggetto è in grado di prendere decisioni in maniera autonoma e di comunicarle direttamente ai componenti fisici vicini. In questo modo l’analisi dei dati e il decision making vengono decentralizzati, rendendo possibile delle risposte in real-time.
Il secondo concetto è quello dello Human-Centered Manufacturing. Secondo alcuni studi, il nuovo paradigma dell’Industry 4.0 porterà a un passaggio da un modello di organizzazione basata sui compiti (task-centric) ad una basata sulle persone (human-centered). In un sistema di produzione human-centered le fasi di pianificazione e realizzazione di un compito finiscono per coincidere in quanto la persona ha pieno controllo del processo e della tecnologia. Viene inoltre promosso lo sviluppo e l’utilizzo delle competenze personali e la creazione di un ambiente di lavoro positivo, collaborativo e socialmente interattivo. Poiché, secondo questo modello, il fattore umano assumerà un ruolo chiave nell’ottimizzazione delle performance produttive, è di fondamentale importanza dotarsi di strumenti di lavoro e tecnologie che facilitino la collaborazione e l’interazione tra le persone, mettendo al centro la dimensione umana.
Veronica Peressotti - Tecnest
Ospiti d'eccezione quelli di oggi in Tecnest. Questa mattina Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli-Venezia-Giulia, assieme a Matteo Tonon, presidente di Confindustria Udine, hanno infatti visitato la nostra nuova sede di Tavagnacco (UD). Una piacevole occasione per incontrare la direzione e tutti i collaboratori di Tecnest nell'anno del 30° anniversario dell'azienda e riflettere sulle nuove frontiere della tecnologia e dell'informatica nel mondo manifatturiero, conosciute oggi con il termine Industria 4.0.
Dopo una presentazione dell'azienda e del contesto in cui opera, i tre soci di Tecnest Fabio Pettarin, Mario Chientaroli e Giorgio Apolloni hanno accompagnato gli ospiti nella visita dei diversi reparti aziendali, in particolare la software house interna e la divisione dedicata alla consulenza sui processi operations.
Si sono infine soffermati nel reparto R&S, dove è stata illustrata la nuova soluzione FLEX for Industry 4.0, il nuovo paradigma di soluzioni integrate di Tecnest per la fabbrica 4.0 che integra le soluzioni di pianificazione e schedulazione delle produzione e MES con nuove applicazioni web e smart che includono tecnologie IoT e funzionalità di collaborative manufacturing.
"Tecnest è una tessera ormai importante della quarta rivoluzione industriale. In questo nuovo modo di fare impresa, ha colto le grandi potenzialità dell'Industria 4.0 e sta accompagnando la crescita di altre aziende" - ha dichiarato la presidente del Friuli Venezia Giulia - "Un'azienda di cui siamo orgogliosi e a cui auguriamo continua crescita".
Alle parole di Serracchiani ha fatto eco la riflessione del presidente di Confindustria Udine, Matteo Tonon, sulla necessità per il manifatturiero di "innovarsi digitalmente non per una mera informatizzazione dei sistemi produttivi, ma per creare realmente nuovi modelli di business".
E' disponibile il video del workshop "+5% di on-time-delivery a parità di magazzino: sincronizzare domanda e offerta con una pianificazione “agile”. Il caso Seitron Spa." presentato da Filippo Tonutti (Tecnest) e Roberto Riva (Seitron ) il 19 novembre 2015 al Global Logistics & Manufacturing Summit 2015.
Durata: 30 minuti circa
Contenuti: Filippo Tonutti, Project Manager di Tecnest srl e Roberto Riva, Operations Manager di Seitron Spa presentano obiettivi, caratteristiche e risultati del progetto APS (Advanced Planning & Scheduling) realizzato in Seitron, azienda specializzata nella progettazione e produzione di cronotermostati, termostati, regolatori climatici , rivelatori di fughe di gas, analizzatori di combustione , strumenti portatili per altre grandezze e per la qualità dell’aria, che ha permesso di portare l’on-time-delivery al 95% in tre anni, a parità di scorte di magazzino e all’aumentare delle vendite e del numero di prodotti gestiti.
GLM2015_Video_caso Seitron_completo from Tecnest on Vimeo.
Per guardare il video della presentazione completa (30 minuti) del caso Seitron al Global Logistics Summit 2015, compila il form qui sotto e richiedi la password
Mascara Plus Cosmetics, azienda specializzata nella produzione di cosmetici in crema e liquidi per occhi, viso e labbra, ha scelto la soluzione J-Flex Process MES per la raccolta dati, tracciabilità e gestione della qualità a supporto di tutte le principali fasi del processo produttivo.
Fondata nel 2002 è oggi una realtà in grande crescita nel mercato del cosmetico che produce conto terzi per private label. In aggiunta alla produzione di cosmetici, da qualche anno Mascara Plus si è specializzata nella costruzione di brush per applicazioni di mascara e trucco.
Nell'ambito di un percorso di innovazione e digitalizzazione dei processi aziendali che comprende sia l’adozione di soluzioni software tecnologicamente avanzate sia la revisione dei processi interni che queste soluzioni affiancano, la direzione di Mascara Plus Cosmetics ha deciso di affidarsi a Tecnest e a J-Flex con l'obiettivo di rendere i processi di produzione più efficaci e performanti e di incidere positivamente sugli indicatori di performance aziendali.
Il progetto prevede l'implementazione della soluzione J-Flex Process MES di Tecnest, studiata per l'industria di processo (settori chimico-farmaceutico, alimentare e cosmetico), con funzionalità di gestione della programmazione operativa di reparto tramite sequenziatore grafico ed interattivo, dispatching dei piani di produzione, raccolta dati con interfaccia diretta con le bilance di pesatura, bulk manufacturing (incameramento guidato, gestione ricette e metodi di lavoro), controllo di qualità e campionamenti, filling & assembly (avanzamento e controllo del piano e delle risorse), tracciabilità e rintracciabilità completa di materiali e delle risorse impiegate, gestione magazzini e gestione conto lavoro.
TECNEST S.r.l. - Reg. Imprese di Udine, C.F. e P.IVA 01534200306 - Iscr. C.C.I.A.A. - Udine R.E.A. 179349 - Cap. Soc. 31.200,00 Euro i.v.
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