L'Unione dei Costruttori Italiani di Macchine per il confezionamento e l’imballaggio (UCIMA) ha presentato a giugno 2013 il risultato della prima indagine nazionale sul settore dei costruttori di macchine per il confezionamento.
L'analisi dà un quadro completo del settore, composto in maggioranza da aziende di piccola e media dimensione e dei trend del mercato.
Per quanto riguarda l'export, ad esempio, l'indagine ha evidenziato che le aziende più piccole (fino a 2,5 milioni di Euro) realizzano quasi la metà del proprio giro d’affari (48,9%) sul mercato italiano. Con l’aumentare della dimensione aziendale, la percentuale di vendite sul mercato domestico diminuisce per lasciar spazio alle esportazioni in Europa e in Paesi Extra-europei.
La sintesi dei risultati è disponibile qui
"Per l’industria italiana della filatura, primo anello del Tessile-Moda, il 2013 si apre con la prosecuzione del trend negativo. I risultati dell’Indagine Congiunturale svolta da SMI su un campione di aziende associate alla Federazione e operanti nel comparto della filatura laniera e cotoniera presentano, per il primo trimestre dell’anno, un calo superiore al 10% per il fatturato sia per la filatura laniera sia per la filatura cotoniera. Da notare, tuttavia, i segnali confortanti emersi dalla raccolta ordini, sia nazionale sia estera, riferita alla filatura laniera (+7,7%)."
L'articolo di Luigi Sorreca sulla rivista Pagine Tessili, riporta i risultati dell'indagine congiunturale della Federazione Tessile e Moda, evidenziando un trend ancora negativo per il comparto della filatura, primo anello della filiera tessile.
La ripresa del settore continua quindi ad avere ostacoli, in un contesto caratterizzato da grande incertezza economica e politica, anche se la qualità e il pregio del filato italiano costituiscono un plus sul mercato, in grado di assicurare il favore della domanda sia estera sia nazionale
L'indagine congiunturale del primo semestre 2013 proposta dal Centro Studi di Cosmetica Italia (ex Unipro), associazione nazionale imprese cosmetiche, evidenzia un andamento del mercato della cosmetica italiano in lieve contrazione rispetto agli esercizi precedenti per quanto riguarda il sell-in.
In particolare si registra un calo di vendite nei settori della profumeria e dei canali professionali di estetica e acconciatura, controbilanciati da una crescita del comparto delle erboristerie.
Nonostante siano condizionati dal mercato interno in leggera flessione, i fatturati delle imprese cresceranno a fine 2013 di oltre 2 punti percentuali per un valore della produzione superiore a 9.200 milioni di euro e agevolati dall’andamento dalle esportazioni(+12% per un valore prossimo ai 3.000 milioni di euro).
Per leggere il comunicato completo vai al link
L'indagine congiunturale del primo semestre 2013 proposta dal Centro Studi di Cosmetica Italia (ex Unipro), associazione nazionale imprese cosmetiche, evidenzia un andamento del mercato della cosmetica italiano in lieve contrazione rispetto agli esercizi precedenti per quanto riguarda il sell-in.
In particolare si registra un calo di vendite nei settori della profumeria e dei canali professionali di estetica e acconciatura, controbilanciati da una crescita del comparto delle erboristerie.
Nonostante siano condizionati dal mercato interno in leggera flessione, i fatturati delle imprese cresceranno a fine 2013 di oltre 2 punti percentuali per un valore della produzione superiore a 9.200 milioni di euro e agevolati dall’andamento dalle esportazioni(+12% per un valore prossimo ai 3.000 milioni di euro).
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L'indagine congiunturale del primo semestre 2013 proposta dal Centro Studi di Cosmetica Italia (ex Unipro), associazione nazionale imprese cosmetiche, evidenzia un andamento del mercato della cosmetica italiano in lieve contrazione rispetto agli esercizi precedenti per quanto riguarda il sell-in.
In particolare si registra un calo di vendite nei settori della profumeria e dei canali professionali di estetica e acconciatura, controbilanciati da una crescita del comparto delle erboristerie.
Nonostante siano condizionati dal mercato interno in leggera flessione, i fatturati delle imprese cresceranno a fine 2013 di oltre 2 punti percentuali per un valore della produzione superiore a 9.200 milioni di euro e agevolati dall’andamento dalle esportazioni(+12% per un valore prossimo ai 3.000 milioni di euro).
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